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26Mar2017
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You’re In Love With a Psycho – La recensione

I Kasabian sono tornati con un altro singolo spiazzante, nuovo sound, vecchio sound.
Cosa vuol dire? Che questo suono è inedito per loro, ma le influenze sono tante e chiare, a iniziare da Blondie (l’intro ricorda “Heart of glass”), proseguendo con Robert Palmer e tutto il mondo di inizio anni ’80. Nel testo si citano Axel Foley di Beverly Hills Cop e Charles Bukowski, scrittore caro a Pizzorno.
E’ decisamente una “feel good” song, evoca quel tipo di follia sana e divertente, che ti fa dormire anche in un borsone da viaggio se capita (“I go to sleep in a duffle bag”). Come ha detto Sergio, il termine “psycho” non è inteso in modo dark, il mood è più “Una notte da leoni” che “Psycho” di Hitchcock.
C’è il ritorno alle chitarre rock, soprattutto nel bridge, anche se l’elemento elettronico è ancora quasi predominante, Ben Kealey (tastierista) usa bei suoni di synth e il suo apporto al suono della band è ormai fondamentale.
Il cantante Tom Meighan canta all’unisono con Sergio Pizzorno come già accaduto in molti pezzi di 48:13, rendendo questo duo sempre più simbiotico.
Il brano è una sorta di indie-pop, i suoni sono ricercati, ma la melodia è catchy e entra in testa subito. I Kasabian hanno intrapreso questa strada da un po’, ma se la qualità è così buona, allora c’è speranza anche per il genere popolare.
Finito il giudizio “tecnico”, devo dire che ho amato la canzone dal primo ascolto e non vedo l’ora di ascoltarla live; come sensazioni, personalmente sento la California, il mare, un viaggio, mi mette buon umore.
Sull’artwork non mi esprimo, diciamo che non sono una fan di Aitor Throup, graphic designer già al terzo lavoro con i Kasabian.
Il video di You’re In Love With a Psycho lo potete trovare qui:
Dal nuovo album dei Kasabian ‘For Crying Out Loud’, disponibile per il pre-order ora.
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